martedì 27 dicembre 2011

Tabula rasa

Tabula rasa, romanzo di Danila Comastri Montanari edito da Mondadori. Alessandria d'Egitto, I secolo d.C. Per il senatore Publio Aurelio Stazio la metropoli più importante dopo Roma, strategica terra di confine tra Oriente e Occidente, non è solo la città più bella del mondo ma lo scenario della missione segreta che deve compiere per conto dell'imperatore Claudio. Per assicurare un lungo periodo di pace all'Impero, Publio Aurelio deve giocare d'azzardo sul tavolo della diplomazia e negoziare con i Parti, imbattibili guerrieri da sempre nemici dei romani. Ma quando il senatore si ritira nella sua dimora nel delta del Nilo con l'intenzione di trovare ristoro dalle tensioni dell'alta diplomazia, ecco che tra i palmizi e i coccodrilli del giardino viene rinvenuto il cadavere di una fanciulla. Sul corpo martoriato brutalmente, una fibula denota la vittima come probabile adepta del culto di Bast, la Dea-Gatta. Nell'inquieta Alessandria, l'omicidio alimenta il rogo delle ostilità in un crescendo di omicidi e misteri. Chi è la spia che favorisce i nemici di Roma? Quale il legame tra i delitti e la missione segreta di Aurelio? Molti sono i sospettati e, a complicare la situazione, Aurelio viene abbandonato dal segretario Castore e distratto dal fascino di una donna ammaliante, Candida, l'eccentrica moglie del viceprefetto dell'Egitto. Combinando sapientemente ricostruzioni storiche accuratissime con l'uso di avanzate tecniche investigative - del tutto simili ai metodi della polizia scientifica di oggi - e muovendosi tra il cimitero dei gatti e il tempio del Dio-Coccodrillo, tra i papiri della Biblioteca e le schiere di ancelle dagli occhi bistrati, Danila Comastri Montanari dà vita a un romanzo d'investigazione dal ritmo serrato, drammatico, tra le cui pieghe l'irresistibile ironia dell'autrice suggerisce di leggere la storia antica come specchio impietoso dei nostri giorni. Per chi già conosce e ama il senatore-investigatore Publio Aurelio Stazio si tratterà di una felicissima conferma, per ogni lettore che con questo romanzo si affacci sull'universo narrativo di Danila Comastri Montanari sarà la scoperta di un intero mondo, ricostruito con amore e competenza ma soprattutto abitato da personaggi dalla trascinante, strepitosa vitalità.


Danila Comastri Montanari (Bologna, 1948), laureata in Pedagogia e Scienze politiche, per due decenni ha insegnato e viaggiato ai quattro angoli del mondo. Accanita fumatrice, apprezza gli alcolici, rifugge dalle diete, ama i gatti, frequenta stazioni termali e scavi archeologici, legge romanzi polizieschi e fantascientifici, saggistica storica e antropologica, classici latini, greci e cinesi. Dal 1990, anno in cui è uscito il suo primo romanzo, Mors Tua, si dedica a tempo pieno alla narrativa: la saga di Publio Aurelio Stazio, senatore-detective dell'antica Roma, tradotta in una decina di lingue, conta ormai sedici inchieste, dai titoli rigorosamente latini (Cave Canem, Morituri te salutant, Cui prodest?, Gallia est, Ars moriendi, per citarne alcuni). Tra i polizieschi ambientati in altre epoche, spiccano La campana dell'arciprete, sullo sfondo delle campagne bolognesi della Restaurazione, e Terrore, dedicato alla Parigi rivoluzionaria del 1793.

Vacanze di natale a cortina

Cortina, dove la neve fiocca e i vip sfilano, l'avvocato Covelli ha deciso di appendere l'infedeltà al chiodo e di tornare ad essere il consorte leale di Elena, moglie tradita che risolve di tradirlo, ricambiando la sua decennale 'cortesia'. In una villa non troppo lontana dai Covelli intanto il brusco ingegner Brigatti prova a chiudere un contratto con un importante fornitore di gas russo, Fiodor Isakovic, marito geloso e diffidente di Galina, una giovane donna intensa e slanciata col vizio del pop italiano e della pasta con le sarde. Appassionata della cultura italiana popolare cede al fascino tutto siciliano di Lando, factotum del Brigatti e portatore sano della virilità italiana. Nell'albergo più esclusivo di Cortina soggiornano invece gli outsider della provincia, che accedono all'establishment con una vincita al gioco o un'offerta speciale. Sorelle e cognati approdati sulla terra delle very important person si affronteranno in una guerra all'ultimo vip, compiacendosi e 'rosicando' a turno. Tra corna, promesse infrante e tradimenti sistematici passerà il Natale e un altro anno. 
Quando arriva in sala la vacanza di Parenti-De Laurentiis allora è davvero Natale e quest'anno il panettone nel cinepanettone c'è davvero. Complice l'intervento di Carlo ed Enrico Vanzina, Vacanze di Natale a Cortina fa qualcosa di più che consumare un'attesa, ripescando nella memoria del primo affresco natalizio vanziniano e provando a partecipare se non alle cose del mondo, almeno a quelle del Bel Paese. Garantiti evidentemente le poche eroiche imprese di un gruppo scelto di italiani, la vacanza invernale, la bonomia, il sentimentalismo, la grevità, la colonna indefessa del genere (De Sica), la romanità cialtrona, il tifo giallorosso, gli stereotipi datati, l'amante (tatuato) nell'armadio, una bella donna che fa sempre rima con corna, Vacanze di Natale a Cortina è un film eccezionalmente 'interessante'.
Perché è una pochade di fine ‘impero', un impero avviato nel 1983, l'anno della ripresa economica e dell'Italia socialista, dell'ottimismo e della spensieratezza, e terminato o almeno dimesso nel 2011, l'anno della tensione sullo spread e dell'Italia post-berlusconiana, della sfiducia e della morigeratezza. Nel Paese di Craxi muoveva allora i primi passi il Roberto Covelli di De Sica che, vinta l'omosessualità della prima vacanza a Cortina, nei sequel ha collezionato donne e gaffe come (e meno) l'ex-premier di Arcore, al punto da rendere impercettibili i confini che separano il cinema dalla cronaca. È il cinema a copiare la cronaca o è quest'ultima a confezionare a bella posta materia per il cinepanettone? Riappropriatosi dello stesso nome e dello stesso cognome, il Roberto di Christian De Sica rinnega il suo passato fedifrago e riscopre il piacere di stare in famiglia, almeno fino all'epilogo e a quella battuta ("morto un papi se ne fa sempre un altro") che sospende il film e l'attore romano che come il suo personaggio reclama il 'congedo'. Perché per (s)brigare certe pratiche, l'avvocato Covelli non ha più l'età.
E poi il suo Paese, quello che ha guardato con condiscendenza, senza mai scandalizzarsi, senza mai prenderne parte, se non nella pochezza morale, è a una svolta e deve risolversi. In quale senso è prematuro immaginarlo. Ci si domanda dunque quale 'cinepanettone' vedremo, se vedremo, il prossimo Natale perché Vacanze di Natale a Cortina ha il sapore di un'accomodatura, di una ripulitura nel linguaggio verbale (ed estetico) dei termini 'escrementizi'. Il film è indeciso, oscillante tra quello che è sempre stato e quello che vorrebbe diventare, intuirne la direzione è difficile quanto immaginare il futuro della nazione. Morto Re Sica se ne farà davvero un altro? La moglie (ri)entrerà dalla porta e l'amante (ri)uscirà sempre dalla finestra? Gli italiani finiranno daccapo per assolversi ridendoci su? La borghesia arricchita persevererà nel suo classismo e il proletariato premiato dal pacco milionario aspirerà sempre e soltanto alla Nuova Panda e a una cena con Simona Ventura, le sintetiche De Blanck e il principe di molto, molto lontano? Il cinema smetterà i panni della televisione? La costruzione comica dei personaggi supererà la fase fallica?
Il film a immaginario zero che fa divertire tutti e non piace a nessuno, che fa il pieno di incassi e porta al cinema quelli che ci vanno solo a Natale, che non conosce il consumo in dvd e dura il tempo necessario ad andare in scena, con quali intenzioni e quali ambizioni affronterà il domani? A trecentosessantacinque giorni dalla replica assegniamo due stelle. Una per la costanza e una per Ivano Marescotti. Il cui temperamento segna la temperatura di un (cine)panettone meno indigesto.

Il gatto con gli stivali

In un antico borgo spagnolo, Gatto e Humpty Dumpty sono cresciuti come fratelli in un orfanotrofio, col sogno di trovare un giorno i fagioli magici e arrivare all'oca dalle uova d'oro. Nel frattempo, geloso del suo compare più atletico ed amato, Humpty non ha però disdegnato la strada del crimine ed è proprio in occasione di una rapina che qualcosa è andato storto e la loro amicizia si è frantumata. Gatto si aggira da allora come un fuorilegge, in cerca di un modo per ripulire il suo nome, mentre Humpty fa squadra con Kitty Zampe di Velluto, una gattina bella e scaltra. Il destino li rimette un giorno insieme, finalmente sulle tracce dei fagioli magici. 
Anche chi non è mai stato fan delle avventure animate dell'orco Shrek, non ha potuto resistere al fascino sornione e birichino del personaggio del gatto, apparso nel secondo capitolo e divenuto in fretta la sola oasi anti-noia all'interno di un franchise in rapido inaridimento. Il film che lo vede protagonista sceglie di non sfiorare nemmeno marginalmente il suo cammino al fianco degli orchi e di ciuchino ma di andare direttamente ad esplorare la sua infanzia e la genesi del personaggio, un po' come hanno fatto recentemente altre saghe cinematografiche, da Star Trek a X-Men.
Mutare terreno, data l'arsura della palude precedente, non sembrava affatto una cattiva idea, quella che non si spiega è la mutazione totale, diremmo genetica, del personaggio. Cosa ne sia stato della pallina di pelo capace di confondere gli avversari sgranando gli occhioni e facendo le fusa per poi tirare fuori gli artigli al momento opportuno, è un mistero senza soluzione. Ritroviamo il gatto trasformato in parte in Zorro, con tanto di cavallo e spada graffitara (e va bene che dietro c'è Banderas ma sembra una presa in giro), e in parte in D'Artagnan, con Milady al seguito. Ciò che non cambia, rispetto alla tradizione di famiglia, è il paesaggio narrativo, ispirato ancora una volta alla fiaba - qui è “Jack e il fagiolo magico” - ma, se possibile, più pretestuoso che altrove. 
Per una curiosa legge del contrappasso, così come il gatto con gli stivali aveva a suo tempo rubato la scena ai protagonisti del film che l'ospitava, qui non c'è dubbio che i numeri del gatto siano di gran lunga meno interessanti di qualsiasi cosa faccia il personaggio di Humpty, l'uovo antropomorfo. Handicappato drammaticamente dalla sua forma fisica che lo rende totalmente dipendente dall'aiuto altrui, Humpty è invidioso, morbosamente legato al proprio compagno di giochi d'infanzia, incline a commettere atti fraudolenti e pronto a tradire, ma anche ingegnoso, spassoso e autoironico (la tutina dorata è un colpo di genio): l'unico personaggio che buchi lo schermo e per il quale valga la pena vedere il film.

Sherlock Holmes - Gioco di ombre

Bombe di supposta matrice anarchica esplodono a Strasburgo e a Vienna, uno scandalo investe un magnate indiano del cotone mentre un industriale americano dell'acciaio muore misteriosamente. Eventi casuali, senza connessione? Non secondo Sherlock Holmes, che ha intuito dietro a tutto ciò un piano criminale, ideato dal professor Moriarty, uomo dall'intelligenza sopraffina e privo di qualsiasi coscienza morale. Holmes strappa dunque Watson alla sua luna di miele con Mary e lo trascina a Parigi, in Germania e infine in Svizzera. La partita a scacchi con Moriarty è tesissima, la posta in gioco niente meno che il corso della Storia. 
Ora che non deve più preoccuparsi di presentare i personaggi, o meglio di illustrare la loro rilettura, Guy Ritchie ha la possibilità di divertirsi e – questa è la buona notizia - lo fa senza scrupoli. Se è vero che sostanzialmente non cambia squadra, smuove però le fondamenta, chiamando alla sceneggiatura i coniugi Mulroney, che sono quanto di più interessante in giro. Così, messe al bando le lungaggini e le complicazioni gratuite, la soluzione del caso non è più accessoria, la noia non si presenta, mentre si affaccia una maggior considerazione dei sentimenti, che scalda a puntino il film. Accade ciò che era accaduto, per esempio, con Hellboy (più o meno per le stesse ragioni), ovvero che la seconda avventura, sapendo superare i problemi della prima, raggiunge un livello più alto, decisamente buono. Numerose sono le invenzioni visive del film, al punto che i flashforward sincopati che precedono le mosse d'azione di Holmes, per quanto giustificati dal metodo e dalle caratteristiche del personaggio (e, a questo punto, anche dalla continuità dovuta al capitolo uno), sono in fondo la trovata più banale e scontata. Preziosissima, invece, per rendere la miscela più frizzante, è l'introduzione del fratello maggiore di Sherlock, Mycroft Holmes, interpretato dal grande Stephen Fry. Giocato per lo più sull'elemento del travestimento, con una puntata speciale nel travestitismo esplicito (Watson trascorre la prima notte di nozze con Holmes e l'amplesso c'è eccome, travestito da colluttazione) e una nella chirurgia plastica, il film non dimentica che spesso non c'è costume più efficace del nudo integrale, specie se indossato da un gentleman della comicità britannica come Fry. 
L'intesa attoriale tra Robert Downey Jr. (il cui Holmes è tra le migliori figure postmoderne del cinema recente) e la spalla Jude Law è evidente e fortunata e i dialoghi la servono bene e con misura, senza bisogno di salire sopra le righe. L'ambientazione storica esplosiva e la varietà di ambienti suggestivi, dal camerino della cartomante al castello vampiresco sull'orlo del precipizio, forniscono uno sfondo opportunamente avventuroso, ma le sorprese più belle si nascondo nel tranquillo e borghese domicilio di Londra. Perché, parola di Conan Doyle, "Non c'è nulla di più innaturale dell'ovvio"

domenica 25 dicembre 2011

Buon Natale

Buon Natale a tutti i visitatori che fino a questo momento hanno letto i nostri Post!

Ancora augurosi auguri (ripetitivo) di buon Natale da MIKYeROSY !!!!!!!

ps: arrivano gli aggiornamenti dei film natalizi al più presto!!!



martedì 20 dicembre 2011

Burlesque

Ali Rose ha pochi soldi e una grande ambizione: lasciare la provincia americana per vivere il sogno americano. Approdata a Los Angeles trova impiego e accoglienza nel teatro di varietà gestito dalla ruvida ma generosa Tess, cantante e creatrice dei numeri di danza che ogni sera infiammano il palcoscenico del Burlesque Lounge. Arruolata come cameriera, Ali sogna di calcare il palco, di indossare piume e paillettes e magari innamorare Jack, un barista dal cuore d’oro e il volto amabile che scrive canzoni mai pronte. Il licenziamento di Nikki, la prima ballerina sempre biliosa e sempre ubriaca, e la gravidanza inaspettata di un’altra dancer le permetteranno di conquistarsi la scena e di rivelare la sua sorprendente voce. Il trionfo è annunciato e il successo immediato. Il talento di Ali basterà da solo a riscattare il locale di Tess da debiti, ex mariti e imprenditori avidi e a coronare sogni e sentimenti.  Bella, bionda e perfettamente acconciata fin dalla prima inquadratura, che la sorprende cameriera di origini umili in un polveroso pub della provincia, la Ali di Christina Aguilera in poco meno di un’ora raggiungerà l’obiettivo della “chorus line”. A colpi di voce, perline, ammiccamenti e sfumature erotiche Burlesque suggella da copione e da genere il successo sentimentale e artistico della protagonista, ostacolata dall’indigenza ma favorita dalla determinazione, dalla volontà e dall’immancabile principe di turno. Ambientato nella città degli angeli e all’ombra delle colline hollywoodiane, il musical di Steven Antin è una favola lineare che viaggia sulle piste battute dal genere e in cui trionfano immancabilmente i buoni sentimenti. 
Se Tony Manero viveva in funzione del sabato sera e aveva occhi soltanto per Stephanie, Ali Rose vive per infilare parrucche platinate e note altissime e ha occhi a cuore per un aspirante compositore, che impiegherà centoquindici minuti per dichiararsi nudo dietro una scatola di biscotti. Diversamente dalla Jennifer Beals di Flashdance, Christina Aguilera canta e balla veramente (e seriamente) senza risparmiare sulla voce e senza risparmiarsi nelle esecuzioni decisamente efficaci. Dopo essersi “scaldata” con la cover di “Lady Marmalade” nel backstage di Moulin Rouge, la cantautrice americana guadagna schermo, palcoscenico e spot. Dentro quel fascio di luce circolare si consuma allora la felice parabola del suo personaggio, una ragazza esuberante e di vaporosa ingenuità a cui non difetta però la percezione lucida di quel che le accade intorno. Burlesque non è certo il bagliore in grado di scuotere il genere, conquistando magari al musical un’identità più moderna e più colta, ma è pur vero che il palcoscenico del Burlesque Lounge mette in scena esibizioni di apprezzabile intensità. Il sorriso aperto e la personalità sfrontata della Aguilera si confrontano con la grazia della signora Cher, la cui composta eleganza e la “plastica” figura non mancano di incantare (ancora) gli avventori del Sunset Strip di L.A..
Il divertito contrappunto tra le due pop(olari) star conquisterà la platea di una città luminosa e frenetica, permettendo di superare i problemi personali. Ballare (e cantare) diventa ancora una volta sublimazione del caos, del disordine e del fallimento in un vorticare di paillettes, strass, geometrie e narcisismi.


Commenti:


Un film sui buoni propositi, sul piacere di vivere, sull'espressione del talento. Alice, la protagonista, abbandona la vita di sempre per cercare di esprimersi nella danza e nel canto....una favola moderna che si sviluppa intorno a personaggi buoni, come buone sono le persone che ci circondano.....basta avere un po' di coraggio ed ecco che arriva il successo, La storia è semplice ma convincente, splendide le coreografie, grandiosi il canto e la musica. assolutamente da non perdere




Avrei voluto mettere tre stelle, ma essendo fan di Christina Aguilera... Il film è senza censure (per fortuna!), i doppisensi vagano allegri in questo locale dimenticato e dove la seduzione è concentrata nel ballo e la musica. Cher e Stanley sono mitici nei loro "bisticci" e il film non perde mai la nota comica. Non c'è un momento nel film che non mi sia divertito o emozionato. I costumi, la fotografia, i dialoghi, e le canzoni (coreografie comprese) sono da lode. Perde punti per la storia (banale)! Se notate il film è una biografia di Christina Aguilera, e spero dopo questo "lodevole" inizio, che la cantante non si perda d'animo e continui così... Comunque la storia è solo una piccola e sottile linea che collega gli stacchi musicali (strepitosi)!


Bravissimi: Stanley,Christina,Cam,Steve( Antin),e Kristen.
Speravo di più in Cher ( non è il suo più bel film)...


fRASI:




Jack (Cam Gigandet)
La vita è la somma delle cose che uno fa.


Ali Rose (Christina Aguilera)
Quando vorrai dire a una ragazza cosa deve o non deve fare, allora prendi il telefono e chiama la tua

sabato 3 dicembre 2011

Il Grande Fratello ("1984")

Il protagonista del romanzo, Winston Smith, è un membro subalterno del partito, incaricato di "correggere" i libri e gli articoli di giornale già pubblicati, cioè modificarli in modo da rendere riscontrabili e veritiere le previsioni fatte dal partito; egli inoltre si occupa di modificare la storia scritta, contribuendo così ad alimentare la fama di infallibilità del Partito stesso. Apparentemente è un tipo malleabile, ma Winston in realtà mal sopporta i condizionamenti del partito e non riesce ad adeguare la propria mente al bipensiero. Accanto a lui agiscono altri due personaggi: Julia, della quale Winston è innamorato (malgrado i divieti del partito) è una giovane che si adatta al partito solo per convenienza, e O'Brien, un importante funzionario nel quale il protagonista vede una figura paterna.
Nonostante il partito imponga la castità (il sesso è permesso al solo scopo di procreare senza piacere), Winston e Julia diventano amanti e decidono di collaborare con un'organizzazione clandestina di resistenza. Si confidano quindi con O'Brien, che i due credono ribelle.
Arrestati, vengono interrogati proprio da O'Brien, che in realtà è un agente della psicopolizia, il cui fine è far penetrare in Winston, evidentemente refrattario al condizionamento sociopolitico del Socing, la tecnica del Bipensiero attraverso tre fasi: apprendimento, comprensione, accettazione. Il tentativo riuscirà perfettamente, e Winston finirà così allineato al regime.

venerdì 18 novembre 2011

Orlando Furioso

L'orlando furioso ha gli antefatti nell'Orlando Innamorato di Boiardo. Orlando e Rinaldo due cavallieri cristiani (cugini) sono innamorati di Angelica. L'imperatore Carlo, per far cessare i conflitti tra i due, rapisce angelica e l'affida ad un conte, promettendola in sposa a chi ucciderà più infedeli. Ma Angelica scappa. E sia Orlando che Rinaldo si allontanano dal campo di battaglia. Orlando cercando la donna vive una serie di avventure: sull'isola Ebuda libera Olimpia che era stata legata ad un scoglio e data in pasto ad un'orca e aiuta una giovane donna chiusa in una grotta da alcuni malfattori. Per un sortileggio è intrappolato nel castello del mago Atlante. Riesce ad uscire e arriva in un bosco, qui affrontando un saraceno viene a conoscere (dalle iniziali dentro un cuore che i due avevano inciso sugli alberi) della storia d'amore di Angelica e Medoro (paladino saraceno). Allora esce fuori di se, abbatte alberi e distrugge villaggi, attraversa a nuoto lo stretto di Gibilterra e arriva in Africa dove i compagni lo riconosco, Astolfo, guidato da San Giovanni va a recuperare il senno sulla luna e Orlando rientrato in se stesso può ricominciare a combattere. Nel frattempo, infatti, gli arabi hanno fatto stragi di cristiani. Tornati i due cavallieri (nel frattempo Rinaldo aveva dimenticato angelica bevendo dalla fonte del disamore) i cristiani riescono ad avere la meglio. In tutto questo Ruggiero paladino saraceno si era innamorato (già nell' Innamorato) di Bradamante, sorella di Rinaldo. I due si erano persi di vista e si stannno cercando. Anche Ruggiero è prigioniero del castello di Atlante ma riesce a scappare, portato via da un ipogrifo che lo porta all'isola della maga Alcina, di cui Ruggiero si innamora. Capisce, però che si tratta dell'ennesimo sortileggio, riesce a scappare e giunge ad Ebuda dove libera Angelica dall'orca e se ne innamora, ma angelica scappa. Si ritrova quindi in un altro castello di Atlante, qui c'è anche Bradamante, i due si promettono amore eterno, ma sono di nuovo allontanati dall ennesimo scontro cristiani/arabi. Tra i saraceni c'è una donna Marfisa di cui bradamante è gelosa. Ma atlante rivela che Ruggiero e Marfisa sono fratelli e hanno origini cristiane. Dopo una serie di peripezie ruggiero si converte al cristianesimo e pu sposare la donna amata. Questa però è stata promessa in sposa a Leone, figlio dell'imperatore di Bisanzio. Bradamante decide di sposare chi vincerà in duello. Leone per assicurarsi la vittoria fa rapire ruggiero perchè combatta al posto suo. Ruggiero confessa la sua storia e leone commosso rinuncia alla donna. I due possono finalmente sposarsi dando origine alla casata estense.

giovedì 3 novembre 2011

"Una peccatrice"

"Una peccatrice", opera di Giovanni Verga pubblicata da La Fenice. Il giovane Pietro Brusio, studente di legge e scrittore in erba nella scenografica Catania di metà Ottocento, rimane affascinato dall'elegante contessa di Prato Narcisa Valdesi, trovandosene perdutamente innamorato e sull'orlo della disperazione per l'irraggiungibilità di tal donna che «vivea pei piaceri, della quale il lusso era il bisogno come l'aria è il bisogno dell'uomo». Superando con il suo genio artistico le convenzioni sociali si introduce a pieno titolo in quel mondo aristocratico fin allora a lui precluso e riesce a vincere il cuore della donna, fino ad un epilogo inaspettato e tragico.

La notte non è un posto sicuro

La notte non è un posto sicuro, romanzo di Greg Iles edito da Piemme. Nelle vesti di pubblico ministero, Penn Cage ha fatto condannare decine di assassini al braccio della morte. Credeva di aver visto il peggio, di aver fatto le scelte più difficili. Mai si sarebbe immaginato di dover affrontare il rischio più grande una volta eletto sindaco della sua città.Natchez, nel sud degli Stati Uniti, ha tutta l’aria di un posto tranquillo, a parte qualche tensione razziale latente. In realtà, nasconde il suo vero volto anche a Cage. Un volto che si svela nella notte, sui casinò galleggianti ormeggiati alle rive del Mississippi, moltiplicatisi da quando la tentazione dei soldi facili ha fatto dilagare il gioco d’azzardo. Un volto più nero delle peggiori aspettative, se è vero che uno dei casinò, il Magnolia Queen, è un covo di prostituzione e di combattimenti clandestini.La soffiata arriva a Cage da un vecchio amico d’infanzia che adesso lavora nel locale. Ma poco dopo la confessione l’uomo viene ritrovato ucciso, con un proiettile in petto e morsi di cane su tutto il corpo. Travolto dal senso di colpa, per non aver saputo proteggere l’amico, e dal peso del fallimento, per non aver saputo difendere la sua città dall’insinuarsi del male, Cage si rende conto ben presto che la ricerca della verità sarà una caccia solitaria. Tra le autorità locali, infatti, nessuno è disposto ad aiutarlo, perché crimine e istituzioni sono ormai saldamente intrecciati.Quando in gioco ci sarà la sua stessa vita e quella della sua famiglia, proprio Cage, da sempre uomo di legge, scoprirà come non sempre la via della legalità sia sufficiente per punire i colpevoli. E quanto possa essere labile il confine tra giustizia e vendetta personale.

Nato nel 1960 in Germania, Greg Iles è cresciuto a Natchez, Mississippi, dove vive tuttora e dove ha ambientato molti dei suoi romanzi. Appassionato di musica, suona con i Rock Bottom Remainders: una band formata da soli scrittori, tra cui Scott Turow e Stephen King. I suoi thriller, amati da colleghi illustri come John Grisham, Clive Cussler e Dan Brown, sono bestseller tradotti in oltre dodici lingue e pubblicati in più di venti paesi. Presso Piemme sono usciti: Ore di terrore, L’uomo che rubava la morte, Un gioco quieto, Il progetto Trinity, La regola del buio, La memoria del fiume, Il pianto dell’angelo, Il sorriso dei demoni e Una faccenda privata. La notte non è un posto sicuro è a oggi il romanzo con cui Greg Iles ha ottenuto il maggior successo di vendite e ha raggiunto le posizioni più alte nelle classifiche americane.

Il re pallido

Il re pallido, romanzo di David Foster Wallace edito da Einaudi. L’ultimo meraviglioso atto creativo dello scrittore piú amato e venerato della sua generazione. La trasfigurazione in forma narrativa di un anno che David Foster Wallace, nel bel mezzo degli studi universitari, trascorse lavorando per il Centro controlli regionale dell’Agenzia delle Entrate di Peoria, nell’Illinois. Un romanzo labirintico, che tra finte prefazioni e digressioni, minuziose descrizioni che ricordano i cataloghi dell’epica antica e sintesi fulminanti, riesce a trasformare gli eventi piú ordinari in avventure miracolose. Una gigantesca macchina tra saggio e racconto, popolata da un’umanità insieme buffa e dolente e sorretta dall’ambizione quasi filosofica di raccontare la noia, ossia tutto ciò che di solito viene escluso dalle storie perché ritenuto privo di interesse. E che qui viene evocato con prodigiosa empatia, nel suo inscindibile misto di banalità e dignità. Un romanzo unico e incommensurabile, un inno paradossale all’utilità della noia che solo un genio poteva trasformare in una struggente epopea personale e collettiva.

David Foster Wallace (1962-2008) è considerato da larga parte della critica come il piú importante autore americano dell'ultima generazione: uno scrittore geniale, capace di innovare e reinventare tutte le forme con le quali si è cimentato: dal romanzo al racconto, al saggio. Einaudi Stile libero ha pubblicato i suoi due romanzi La scopa del sistema e Infinite Jest, le raccolte di racconti Brevi interviste con uomini schifosi, Oblio e Questa è l'acqua, e la collezione di saggi Considera l'aragosta.

Cose che nessuno sa


Cose che nessuno sa, romanzo di Alessandro D'Avenia edito da Mondadori. Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l'inizio del liceo. Un mondo nuovo da esplorare e conquistare, sapendo però di poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa che affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell'ostrica per l'attacco di un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e l'irriverente nonna Teresa. E poi Marta, la compagna di banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell'Odissea: così che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino.

Alessandro D'Avenia, trentaquattro anni, dottore di ricerca in Lettere classiche, insegna Lettere al liceo ed è sceneggiatore. Il suo romanzo d'esordio, Bianca come il latte, rossa come il sangue (Mondadori 2010) è stato accolto con grande entusiasmo e continua a essere scoperto da nuovi e appassionati lettori. Ne è stato tratto un film che uscirà al cinema nel 2012.

"Così è la vita. Imparare a dirsi addio"

"Così è la vita. Imparare a dirsi addio", opera di Concita De Gregorio edita da Einaudi. Dell'invecchiare, dell'essere fragili, inadeguati, perfino del morire parliamo ormai di nascosto. Ai bambini è negata l'esperienza della fine. La caducità, la sofferenza, la sconfitta sono fonte di frustrazione e di vergogna. L'estetica dell'eterna giovinezza costringe molte donne nella prigione del corpo perfetto e le inchioda dentro un presente mortifero, incapace di darci consolazione, perfino felicità. In questa intensa, sorprendentemente gioiosa inchiesta narrativa, Concita De Gregorio ci chiede di seguirla proprio in questi luoghi rimossi dal discorso contemporaneo. Funerali e malattie, insuccessi e sconfitte, se osservati e vissuti con dignità e condivisione, diventano occasioni imperdibili di crescita, di allegria, di pienezza. Perché se non c'è peggior angoscia della solitudine e del silenzio, non c'è miglior sollievo che attraversare il dolore e trasformarlo in forza.

Concita De Gregorio, giornalista e scrittrice, firma storica de «la Repubblica» dove attualmente lavora, è stata per tre anni direttore de «l'Unità». Nel 2001 ha pubblicato Non lavate questo sangue (Laterza). Per Mondadori sono usciti Una madre lo sa. Tutte le ombre dell'amore perfetto (2006) e Malamore. Esercizi di resistenza al dolore (2008). Nel 2010 è uscito Un paese senza tempo. Fatti e figure in vent'anni di cronache italiane (il Saggiatore). Nel 2011 ha pubblicato per Einaudi Così è la vita.

Ho il tuo numero

Ho il tuo numero, romanzo di Sophie Kinsella edito da Mondadori. Cosa accade se ti scippano il telefonino e tutta la tua vita è lì dentro? Ti senti persa, naturalmente. È quello che capita a Poppy, una scombinata fisioterapista prossima alle nozze con un affascinante docente universitario. Proprio quando il telefono le serve per una faccenda a dir poco urgente! Perché tra le altre cose, nel bel mezzo di una festa con le amiche ha appena perso il suo prezioso anello di fidanzamento, uno smeraldo come non ne ha mai visti nella sua intera esistenza. Poppy è nel panico, e mentre cerca affannosamente l'anello perduto cosa vede in un cestino dei rifiuti? Un cellulare nuovo di zecca che sembra aspettare proprio lei. È un attimo. Ed è suo. Non può permettersi il lusso di rimanere scollegata, non in questo momento. Ma di chi è quel telefono? E a cosa si riferiscono gli strani messaggi che riceve? Poppy non ha il tempo di farsi troppe domande. Ha un anello da ritrovare, un matrimonio da organizzare e qualche cosuccia in sospeso con i suoi futuri suoceri. Ma non sa che quel telefono e lo sconosciuto con cui si troverà a condividerlo le metteranno a soqquadro la vita...

Sophie Kinsella :
Sophie Kinsella (pseudonimo di Madeleine Wickham, Londra, 1969), prima di diventare una scrittrice di successo, è stata una giornalista economica. Per Mondadori ha pubblicato I love shopping (2000), che è diventato in breve tempo un bestseller sia in Italia che all'estero, I love shopping a New York (2002), I love shopping in bianco (2002) e Sai tenere un segreto? (2003), I love shopping con mia sorella (2004) La regina della casa (2005), I love shopping per il baby (2007), Ti ricordi di me? (2008), La ragazza fantasma (2009), I love mini shopping (2010). Con il suo vero nome, Madeleine Wickham, ha pubblicato La signora dei funerali (2008) e La compagna di scuola (2010). Nel 2009 ha vinto il Glamour Women Of The Year Award come migliore scrittrice dell'anno. Vive a Londra con il marito e quattro figli.

L'uomo di paglia

L'uomo di paglia, romanzo di Michael Connelly edito da Piemme. Due settimane. Questo è quanto rimane a Jack McEvoy da trascorrere alla sua scrivania nella redazione del Los Angeles Times. La crisi della carta stampata in un'epoca in cui l'informazione viaggia su internet, non risparmia neanche un reporter di nera che, dodici anni prima, si era guadagnato la celebrità svelando al mondo l'identità del Poeta, un serial killer che firmava i suoi omicidi con i versi di Edgar Allan Poe. E anche se è abituato a scrivere di morte, McEvoy non ha intenzione di andarsene con un elogio funebre di se stesso: il suo ultimo articolo dovrà essere qualcosa di memorabile. La sua occasione si chiama Alonzo Winslow, un giovane spacciatore nero in galera per aver strangolato una donna bianca, chiudendone poi il cadavere nel bagagliaio della macchina. Una confessione estorta dalla polizia, un caso chiuso sbrigativamente, una storia che odora di discriminazione lontano un miglio. Con queste premesse, non è difficile rimettere in discussione l'esito delle indagini. Quando poi dalle sue ricerche emerge inaspettatamente un collegamento con un omicidio avvenuto anni prima a Las Vegas, nella sua mente si affaccia il pensiero di avere di nuovo a che fare con un serial killer. E McEvoy sa che non può essere da solo ad affrontare questa sfida, ma che, come dodici anni prima, ha bisogno dell'aiuto di Rachel Walling, profiler dell'FBI. Quello che invece non sa, è che da quando questa storia è iniziata, qualcuno sta seguendo ogni sua mossa. Qualcuno che serpeggia nel web con abilità...

Brum brum

"Brum brum", opera di Giorgio Bettinelli pubblicata da Feltrinelli. Fra il 1994 e il 1995 Giorgio Bettinelli inizia il suo viaggio dall'Alaska alla Terra del Fuoco e fra il 1995 e il 1996 percorre in Vespa i 52.000 chilometri che separano Melbourne da Città del Capo. Il resoconto di questi due viaggi trova un breve ma efficacissimo momento narrativo nella prima parte di questo libro. Dopo aver raccontato le mille avventure e gli incontri di quella tappa, Bettinelli descrive un viaggio lungo oltre tre anni che dal Cile lo porta alla Tasmania fino in Siberia, attraversando Africa, Europa e Americhe. Il viaggio prosegue ma il racconto, per ora, si ferma qui, interrotto da un grave episodio che conferisce una nota di alta drammaticità a una voce di norma scanzonata, a uno sguardo attento e disincantato ma capace di lasciarsi stupire e sedurre. In questo libro Bettinelli ripropone se stesso, come lo abbiamo conosciuto nel libro In Vespa, viaggiatore intelligente e ironico, dotato di grande spirito di adattamento, di inesauribile curiosità, di rispetto e voglia di conoscere il mondo e le sue popolazioni.

mercoledì 2 novembre 2011

Operette Morali

Libro dei sogni poetici, d’invenzione e di capricci malinconici. Così le aveva definite scherzosamente il Leopardi, consegnando invece a queste pagine la dialettica drammatica del suo pensiero e della sua stessa vita. Opera filosofica, libro di poetica, autentica passione laica: questo sono le Operette morali. Sono luogo di coincidenza di poesia e di prosa, di ragionamento e di fantasia, di invenzione e di analisi del reale.

L'innocente

"La giustizia degli uomini non mi tocca. Nessun tribunale della terra saprebbe giudicarmi." Così esordisce il protagonista Tullio Hermil. Costantemente infedele alla moglie Giuliana, in un tardivo tentativo di riavvicinamento alla propria consorte egli scopre che questa porta in seno il frutto di un unico irreparabile tradimento. Fra se e la rinnovata passione per Giuliana si frappone il piccolo intruso, e Tullio non esita a provocare la morte della creatura innocente. Influenzato da Tolstoj e Dostoevskij, pregno dell'incipiente decadentismo contemporaneo, intriso delle letture di psichiatria, questo romanzo dannunziano conobbe alla sua nascita nel 1892 un grande successo prima in Francia ed in Europa che in Italia. Questo dramma borghese ci costringe ancor oggi a misurarci con una figura al di là del bene e del male.

Il Decamerone

Il Decamerone di Giovanni Boccaccio. Questa edizione dell’opera del Boccaccio, presentata nell’elegante veste della collana I DIAMANTI, offre al lettore la possibilità di riaccostarsi alle pagine del Decameron per coglierne aspetti nuovi e variegati. Il testo si avvale di una preziosa Introduzione di Lucia Battaglia Ricci, in cui si disvelano al lettore gli innumerevoli richiami letterari e culturali presenti nel testo, non sempre percepibili ad una prima lettura: si tengano a mente i contributi derivanti dalla tradizione biblica, giuridica, filosofica e letteraria, nonché gli spunti tratti dalla vita quotidiana. Di qui l’invito a comprendere il testo nel suo duplice significato: oltre a voler rappresentare un momento di diletto e svago, l’opera mantiene anche una funzione didattica, in quanto descrive e commenta la realtà in tutte le sue sfumature e accezioni.

La coscienza di Zeno

La coscienza di Zeno, romanzo di Italo Svevo. La storia di Zeno Cosini, inetto a vivere: una specie di marionetta tirata da fili che quanto più egli indaga, gli sfuggono. Una coscienza inutile a mutare un destino che sembra ineluttabile. E' il capolavoro di Svevo, la prima storia italiana dove entra prepotentemente in scena la psicanalisi come coprotagonista; forse il più grande romanzo del Novecento italiano e uno dei maggiori della letteratura europea di questo secolo.

Poemi conviviali

Poemi conviviali di Giovanni Pascoli. Dopo i Primi poemetti, che saranno seguiti dai Nuovi poemetti, Pascoli alza il tiro con questi Poemi conviviali (1904): un titolo che allude contemporaneamente ai «carmina convivialia» della poesia arcaica latina, alla vagheggiata origine conviviale della poesia e alla rivista «Convito» dell'amico Adolfo De Bosis, che ospitò appunto alcune di queste composizioni. Docente per molti anni di letteratura latina, autore di antologie di poeti classici in quella lingua (Epos e Lyra), vincitore più volte del certame di Amsterdam per composizioni latine, Pascoli si lancia ora con testi italiani tutti riferiti a personaggi e miti greci, dopo essersi mosso nel mondo romano con i Carmina. Il viaggio verso la grecità è per Pascoli un'inchiesta vichiana, o quasi antropologica, sulle origini, un'interrogazione sulla significanza primigenia del mito. La repressione dei sentimenti, del desiderio e della nostalgia trova, nei personaggi evocati, la parola dagli echi più profondi, anche perché continuamente riferita al pensiero della morte. Pascoli, in questi testi stupendi, ha rinnovato il proprio linguaggio, adeguando i ritmi alla lentezza descrittiva dei modelli classici, da cui trae, rinnovandoli, elementi formali stranianti, come le parole composte. Giuseppe Nava, massimo pascolista, illustra con rara sapienza ogni particolare dei testi: un trionfo dell'intertestualità, in particolare per la felice combinazione del linguaggio d'epoca, anche pascoliano, delle tradizioni poetiche italiane, e d'immagini e allusioni e forme classiche. È in un'analisi funzionale che si congiunge l'interpretazione letterale precisa con l'acclaramento delle idee guida e dei riferimenti autoanalitici.

Il fu Mattia Pascal

Il fu Mattia Pascal,opera di Pirandello,pubblicata da Mondadori. Il romanzo rappresenta,nella parabola dell'arte pirandelliana,la soluzione più caratteristica della sua narrativa e il preludio agli ulteriori esperimenti del suo teatro.Il problema centrale dell'autore, dell'essere e del parere,senza pregiudicare la validità autonoma del racconto,costituisce per l'autore la traccia sulla quale si snoda la singolare vicenda di Mattia Pascal, l'uomno morto due volte che riassume in sè il dramma della condizione umana divisa tra l'aspirazione alla scelta e alla libertà e l'assoggettamento alla dura e deludente realtà.

Il piacere

Il piacere, romanzo di Gabriele D'Annunzio. Andrea Sperelli non è il semplice protagonista di un romanzo, è qualcosa di più: il rappresentante di un modo di vivere "unico e inimitabile", l'esteta, colui che vuole vivere la vita come un'opera d'arte, che dice "sì alla vita". Andrea Sperelli ama il Bello, lo ricerca in ogni cosa e lo afferma in ogni gesto: negli arredi dell'appartamento di Palazzo Zuccari e nelle sfide a duello, nella poesia e nelle arti figurative, nel rapporto con gli amici e con le donne. Andrea Sperelli, come Dorian Gray, come Des Esseintes, vive l'attimo presente e disprezza le volgarità del mondo borghese, dal quale, pure, entra ed esce a piacimento. Andrea Sperelli è un irresistibile seduttore e un focoso amante. In una Roma corrotta e lussuriosa, dove ancora riecheggia l'antica grandezza, D'Annunzio traspone un alter ego sensuale e appassionato, un uomo volubile ed estremo, negli slanci come nelle bassezze. Un eroe decadente, destinato, sempre e comunque, alla solitudine dei "grandi".

"Se questo è un uomo"

"Se questo è un uomo", opera di Primo Levi pubblicata da Einaudi. Primo Levi reduce da Auschwitz pubblicò il libro nel 1947. Einaudi lo accolse nel 1958 nei saggi e da allora viene ristampato e tradotto in tutto il mondo. Testimonianza sconvolgente sull'inferno dei Lager, libro della dignità e dell'abiezione dell'uomo di fronte allo sterminio di massa, "Se questo è un uomo" è un capolavoro letterario di una misura e compostezza già classiche. E' un'analisi fondamentale della composizione e della storia dei Lager, ovvero dell'umiliazione, dell'offesa, della degradazione dell'uomo, prima ancora della sua soppressione nello sterminio.

"Uno, nessuno e centomila"

"Uno, nessuno e centomila", opera di Luigi Pirandello. Vitangelo Moscarda, un tranquillo e ricco signorotto provinciale, acquista improvvisamente la consapevolezza che l'uomo non è ma appare, e che quindi l'individuo non è "uno" ma "centomila", vale a dire possiede tante diverse personalità quante gli altri glie ne attribuiscono. Solamente chi vede così frantumarsi il proprio "io" diventa "nessuno", almeno per se stesso, in quanto gli rimane l'unica possibilità di osservare come lui appare agli altri, vale a dire le sue diverse "centomila" personalità.
Il romanzo fu pubblicato a puntate sul settimanale "La fiera letteraria" nel 1926.

"Senilità"

"Senilità" romanzo di Italo Svevo, edito da Rizzoli. Enormemente apprezzato da James Joyce, sia per affinità di stile sia per il suo carattere introspettivo, "Senilità", il secondo romanzo di Italo Svevo, è un viaggio nelle profondità psicologiche del protagonista. La vicenda ruota intorno alla storia d'amore tra Emilio Brentani e Angiolina, una sfrontata "figlia del popolo" che dà sfogo senza inibizioni alle proprie pulsioni sentimentali. Emilio, giovane impiegato con velleità letterarie, vive immerso in sogni ben lontani dalla realtà quotidiana, e nonostante i suoi trentacinque anni è affetto da una sorta di senescenza precoce che lo conduce a cullarsi nell'attesa di qualcosa di grande che non realizzerà mai, come una "potente macchina geniale in costruzione, non ancora in attività".

Mastro don Gesualdo

Mastro don Gesualdo, opera di Giovanni Verga edita da Mondadori. Nella provincia siciliana dell'Ottocento il protagonista, proveniente da un ceto sociale basso, combatte per raggiungere la ricchezza e per la scalata sociale. L'uomo però rimane strettamente legato alle tradizioni.

"La Divina Commedia. Inferno"

"La Divina Commedia. Inferno", opera di Dante Alighieri edita da Mondadori. Iniziato con ogni probabilità nel 1306-07, l'Inferno è la prima delle tre cantiche che compongono la Commedia dantesca. In questi trentaquattro canti il poeta racconta l'inizio del suo viaggio ultraterreno, a partire dallo smarrimento nella "selva oscura", dove incontra il poeta latino Virgilio che sarà sua guida, giù giù per i diversi gironi, fino all'orrenda visione di Lucifero e quindi alla faticosa risalita "a riveder le stelle". Un itinerario nell'animo umano lungo il quale Dante incontra decine di indimenticabili personaggi alla cui tristi vicende egli sa guardare con fermo giudizio ma anche con una suprema pietas che è forse il maggior segno del suo profondo immedesimarsi nell'umano. Ed è proprio da questo atteggiamento di estrema modernità che deriva l'universalità dell'Inferno dantesco.


"La Divina Commedia. Paradiso"

"La Divina Commedia. Paradiso", opera di Dante Alighieri edita da Mondadori. La terza "sublimis cantica" - come il suo autore stesso, con profonda consapevolezza e bellezza, la chiamò - contiene in sé qualcosa di unico, che la fa diversa da ogni altra composizione delle letteratura a noi nota. Essa appare nuova anche rispetto alla altre due parti del poema, già così rivoluzionarie nell'invenzione e nel linguaggio. Perché la poesia del Paradiso non racconta vicende di uomini, non descrive paesaggi. Essa si sostanzia di cose che non si vedono e che, soltanto, per fede, si sperano. E tuttavia anche e soprattutto qui il genio di Dante riesce a esprimersi con versi di grande potenza, che si imprimono per sempre nella mente del lettore con immagini di straordinaria forza suggestiva.

"La Divina Commedia. Purgatorio"

"La Divina Commedia. Purgatorio", opera di Dante Alighieri edita da Mondadori. Il secondo regno dantesco "dove l'umano spirito si purga / e di salire al ciel diventa degno", è, dei tre, quello che porta nella sua struttura, sia fisica sia morale, la maggiore novità d'invenzione, tanto da poter dire che esso è un mondo, nel suo aspetto e nel suo spirito, soltanto dantesco. Circola per tutto il Purgatorio un'atmosfera difficilmente definibile, come di raccolto incanto, che coglie il lettore fin dall'inizio e l'accompagna fino alle soglie del Paradiso: attingere lo spirito di quella delicatissima aura che tutto avvolge è la via per intendere il Purgatorio dantesco nella profonda bellezza che lo distingue.

Storia di una capinera

Storia di una capinera, opera di Giovanni Verga. Scritto nel 1869 e pubblicato in volume nel 1871, questo breve romanzo di Verga ha goduto e continua a godere di una straordinaria fortuna. Sebbene appartenga cronologicamente al primo periodo della produzione verghiana, esso se ne distacca sensibilmente sia nella struttura sia nei contenuti. Scritto in forma epistolare, è tratto da un’esperienza autobiografica. La giovane Maria – costretta dal padre alla vita del convento pur senza vocazione – scrive all’amica Marianna lettere che testimoniano del suo turbamento di giovane novizia che riscopre nuovi orizzonti in contrasto con la vita monacale e soprattutto l’amore che, osteggiato da tutti, crescerà in lei assumendo una tensione parossistica. Considerato a suo tempo una polemica denuncia della condizione femminile, questo romanzo, adattato per il cinema da Zeffirelli, è piuttosto un grande dramma intimo, sentimentale, umano, spinto fino all’eccesso.



Notizie su Verga
Giovanni Verga nacque nel 1840 a Catania, dove trascorse la giovinezza. Nel 1865 fu a Firenze e successivamente a Milano, dove venne a contatto con gli ambienti letterari del tardo Romanticismo. Il ritorno in Sicilia e l’incontro con la dura realtà meridionale indirizzarono dal 1875 la sua produzione più matura all’analisi oggettiva e alla resa narrativa di tale realtà. Morì a Catania nel 1922. Di Verga la Newton Compton ha pubblicato I Malavoglia, Mastro-don Gesualdo, Storia di una capinera e Tutti i romanzi, le novelle e il teatro.

Il pettirosso

"Il Pettirosso", opera di Jo Nesbo pubblicata da Piemme. Durante la Seconda Guerra Mondiale, un gruppo di giovani soldati norvegesi era stato scelto e inviato a combattere a fianco dell’esercito tedesco alle porte di Leningrado. Una volta tornati in patria, quegli uomini avevano trovato ad attenderli un’accusa di alto tradimento e il carcere duro. Ora, a distanza di sessant’anni, quell’inferno non è ancora finito, e uno dopo l’altro iniziano a morire in circostanze oscure. In questa torbida vicenda si imbatte Harry Hole, poliziotto dell’antiterrorismo dal grilletto facile e con un debole per l’alcol. Lui la violenza è abituato a guardarla negli occhi ogni giorno, senza tregua. E mentre indaga sulla minaccia di un attentato ai danni dei reali di Norvegia, che si fa ogni giorno più concreta, uno strano ritrovamento attira la sua attenzione: i monti intorno a Oslo gli restituiscono alcuni bossoli di un Märklin, un fucile di precisione tedesco di cui erano stati costruiti solo trecento esemplari. E sulle tracce di quest’insolita arma si addentrerà in una palude di tradimenti e vendette da cui sarà difficile riemergere.

mercoledì 26 ottobre 2011

Corinna. La regina dei mari

"Corinna. La Regina dei mari", opera di Kathleen McGregor pubblicata da Leggereditore.

Oceano Atlantico, 1662.
Una giovane donna, vestita da uomo, ha deciso di solcare i mari, per sfuggire a un matrimonio combinato che la condannerebbe all’infelicità. Bellissima e indomabile, il volto incorniciato da una chioma rossa e selvaggia, tiene testa anche al più temibile dei corsari. Il suo nome è Corinna.
Nei burrascosi mari tropicali, pirati e corsari si contendono bottini e ostaggi in feroci assalti a qualunque nave abbia la sventura di incrociare la loro rotta. Non fa eccezione il vascello su cui è imbarcata Corinna. Rapita da un uomo spregevole, la donna rimpiange il giorno in cui ha lasciato
la casa paterna. Ma quando ha ormai perso ogni speranza, durante un’incursione nelle prigioni in cui è stata rinchiusa, il famigerato corsaro Dorian O’Rourke la vede e la porta via con sé. Dapprima a fianco dell’affascinante uomo di cui si innamora, poi al comando di un veliero tutto suo, Corinna si trasforma in una vera regina dei mari, un capitano temuto e rispettato da tutti.
Tra violente tempeste, arrembaggi e mille traversie, si snoda la storia d’amore e d’avventura di un’eroina fuori dagli schemi, pronta a combattere fino all’ultima goccia di sangue per la propria libertà, per i propri principi e per l’uomo che ama.

I promessi vampiri

"Promessi vampiri. The dark side", opera di Beth Fantaskey pubblicata da Giunti.

Tra le nebbie della Transilvania, nello spettrale castello dei Vladescu, Jessica sta cercando di adattarsi al difficile ruolo di principessa e di fresca sposina vampirizzata. Per amore di Lucius ha cambiato paese, abitudini alimentari (da vegana convinta ora si nutre di solo sangue) e anche il nome. Ora è Antanasia, futura regina dei vampiri. Strani incubi però tormentano le fredde notti della ragazza, paletti di frassino insanguinati turbano i suoi sonni e solo la vicinanza del bellissimo marito riesce a rassicurarla. Sono sogni premonitori: i parenti zannuti e reazionari di Lucius stanno tramando un complotto per distruggere la pace fra i Dragomir e i Vladescu e per impedire l'ascesa al trono di Lucius e Antanasia. Quando il marito verrà ingiustamente incarcerato nelle segrete del castello, Jessica-Antanasia dovrà affrontare con coraggio gli oscuri nemici. Con l'aiuto della sua migliore amica e del rinnegato della famiglia Vladescu, un vampiro pacifista che fa surf, Jessica riuscirà a smascherare il tradimento e i due protagonisti si avvieranno felici verso l'incoronazione.

mercoledì 19 ottobre 2011

Mr Jones e lo zoo della Torre di Londra

Mr Jones e lo zoo della Torre di Londra, romanzo di Julia Stuart edito da Corbaccio. Quando Buckingham Palace annuncia che gli animali esotici verranno trasferiti dallo zoo alla Torre di Londra, alla guardia Balthazar Jones, proprietario della tartaruga più vecchia del mondo, viene conferito il prestigioso incarico di occuparsi della faccenda. Ma la Torre di Londra è già abitata, in verità, da altri «esotici» individui, fra cui il reverendo Septimus Drew, scrittore nottetempo di romanzi erotici, il guardiano dei corvi, che sorveglia i maestosi pennuti senza i quali la Corona britannica è destinata a cadere, Ruby Dore, la cameriera dell’amena locanda «Rack & Ruin», per non parlare dello stesso Mr Jones e della moglie greca Hebe, impiegata all’ufficio oggetti smarriti della metropolitana. Una volta era la casa anche del figlio Milo, ma poi arrivò quel giorno terribile il cui ricordo ancora opprime entrambi. Forse le nuove incombenze e l’afflusso di pubblico riusciranno a salvare Balthazar Jones dal peso del passato... ma lui riuscirà a salvare il suo matrimonio e a tenere insieme la sempre più rissosa comunità della Torre?

p.s.:Julia Stuart è stata giornalista dell’Independent e dell'Independent On Sunday. Vive a Londra.



Il principe vampiro.Magia nera

"Il principe vampiro. Magia nera", romanzo di Christine Feehan edito da Newton Compton. Savannah Dubrinsky è la regina dei sortilegi, una maga famosa in tutto il mondo, capace di incantare chiunque con la sua abilità e il suo fascino magnetico. Giovane, fiera e indipendente, non ha paura di nulla, e nessuno è mai riuscito a domarla. Ma ora Gregori, uno fra i più antichi e potenti carpaziani, è venuto a reclamarla dopo secoli di vuoto e solitudine, e, grazie alla magia nera che lui solo conosce, ha preso a sussurrare alla sua mente che il fato vuole vederli uniti e che lei è nata per salvare la sua anima immortale. E per Savannah sarà difficile resistergli, perché solo lei può illuminare il buio in cui l’oscura anima di Gregori si trova... Un capitolo ancora più dark della saga di Christine Feehan, pieno di disperazione, amore, rituali antichi come il tempo e ineluttabili come il destino.

P.S.: Christine Feehan ha all’attivo oltre 40 romanzi, ha vinto numerosi premi ed è stata più volte ai vertici delle classifiche di vendita degli Stati Uniti. Con la saga Il principe vampiro, di cui la Newton Compton ha già pubblicato i primi tre episodi (Attrazione fatale, Desiderio e L’oro nero), ha ottenuto uno straordinario successo in tutto il mondo, conquistando pubblico e critica, e vincendo numerosi e prestigiosi premi riservati alla narrativa fantasy.



Il falco maltese

"Il falco maltese", opera di Hammett Dashiell pubblicata da Mondadori Editore. San Francisco, sul finire degli anni Venti, non è certo un luogo tranquillo. Per questo il detective Sam Spade ha imparato che è meglio stare sempre sul chi vive. Anche quando nel suo ufficio sulla Baia si presenta un'incantevole ragazza bionda con un nome che è già un programma: Miss Wonderly. La giovane donna vuole che Spade la aiuti a scoprire che fine ha fatto sua sorella Corinne, che si è legata a un poco di buono, un certo Floyd Thursby. Ma presto Spade si accorgerà che la sua cliente non è l'angelica creatura che appare. È invece una dark lady spietata, ipocrita e manipolatrice, disposta a tutto pur di entrare in possesso di un antico e prezioso manufatto, una statua d'oro e di gemme raffigurante un falco, donata dai Cavalieri di Malta all'imperatore Carlo V nel XVI secolo.

martedì 4 ottobre 2011

Ma come fa a far tutto?

Ma come fa a far tutto?, romanzo di Allison Pearson edito da Mondadori. Come si fa a conciliare il lavoro in una società finanziaria, un marito talvolta noioso, due bambini piccoli e bisognosi di cure, senza dimenticare un amante online? Sono questi i crucci in cui si dibatte quotidianamente Kate Reddy, 35enne in carriera che conta i minuti (come le altre donne contano le calorie), costretta a destreggiarsi tra appuntamenti di lavoro, impegni familiari e mille altre faccende. E tutto lascia presagire che la situazione, prima o poi, non potrà che precipitare. Ma Kate è una donna che non si abbatte facilmente e ha dalla sua un'arma assolutamente invidiabile: l'ironia. Un romanzo brillante e di grande attualità, dal ritmo convulso e trascinante, che mette in scena un repertorio arguto ed esilarante di situazioni ed eventi in cui molte lettrici non faticheranno a riconoscersi.

Il segreto della collana di perle

Il segreto della collana di perle, romanzo di Jane Corry edito da Newton Compton. Tre donne, tre artiste, un unico destino. Caroline riceve in eredità una collana di perle, un dono che si tramanda da generazioni tra le donne della sua famiglia. Decisa a staccare la spina per un po', per lasciarsi alle spalle la crisi che sta vivendo con il marito, si rifugia in una casa sul mare. Qui, immersa nella pace e nella tranquillità, inizia a fare ricerche per ricostruire la storia delle sue antenate. Grazie ai diari di nonna Rose e alle lettere private di sua madre Helen, Caroline scopre vicende femminili molto diverse tra loro eppure segnate da errori e difficoltà comuni, soprattutto nelle relazioni sentimentali. Storie di grandi amori e tradimenti, di sacrifici e infelicità, che si snodano dai primi anni del Novecento, tra le due guerre, fino al passato più vicino a Caroline. Vite legate da un riconoscibile filo rosso, la collana di perle. Riuscirà, Caroline, a sottrarsi a un destino che sembra già segnato? Saga familiare e sentimentale, Il segreto della collana di perle è un romanzo pieno di passione che abbraccia le vite di tre donne fragili e affascinanti, che percorrono un secolo di storia, dall'inizio del Novecento ai giorni nostri.

Forever

Forever, romanzo di Maggie Stiefvater edito da Rizzoli. È arrivata una nuova primavera a Mercy Falls. Grace, che per sopravvivere ha dovuto cedere al suo animo di lupo, continua a mutare forma. Sam, saldo nella sua pelle di umano, la cerca. Perché la ama e conosce il dolore delle metamorfosi. Quando nel bosco viene ritrovato il cadavere di una ragazza la situazione precipita: il branco è in pericolo, Grace è in pericolo, e Sam deve tentare di salvarli, deve salvare Grace, a qualunque costo...

Firmino

Firmino, romanzo di Sam Savage edito da Einaudi. Firmino è un topo nato in una libreria di Boston negli anni Sessanta. E' il tredicesimo cucciolo della nidiata, il più fragile e malaticcio. La mamma ha solo 12 mammelle e Firmino rimane l'unico escluso dal nutrimento. Scoraggiato, si accorge che deve inventarsi qualcosa per sopravvivere e comincia ad assaggiare i libri che ha intorno. Scopre che i libri più belli sono i più buoni. E diventa un vorace lettore, cominciando a identificarsi con i grandi eroi della letteratura di ogni tempo. In un finale di struggente malinconia, Firmino assiste alla distruzione della sua libreria ad opera delle ruspe per l'attuazione del nuovo piano edilizio. Raramente un libro è riuscito a fondere insieme umorismo e senso del tragico, sorriso e lacrime, tanto che alcuni critici americani hanno ritrovato in Firmino la stessa disperata comicità dell'omino col bastone creato da Chaplin: Charlot.

Il mio angelo segreto

Il mio angelo segreto, romanzo di Federica Bosco edito da Newton Compton. Da quel terribile giorno di febbraio, quando il mare l’ha inghiottita, il tempo per Mia si è fermato. Dal sonno profondo in cui è precipitata e da cui sembra non volersi ridestare, Mia si sente però al sicuro. Il suono di una voce che lei conosce bene la avvolge e la protegge, la tiene lontana da qualsiasi sofferenza e la trasporta in una sorta di sogno, in cui può sentirsi ancora vicina a chi ama. Quella voce è più forte di tutte le altre che ha intorno e che la chiamano, cercando in ogni modo di farle aprire gli occhi. Ma lei non ha alcuna intenzione di tornare alla sua vita di un tempo. Finché, dopo quasi due mesi, Mia finalmente si risveglia. Qualcuno ha voluto che tornasse a vivere, qualcuno con cui Mia riesce ancora a parlare, e che non vuole smettere di ascoltare. Qualcuno che la ama più della sua stessa vita e che ha fatto di tutto per salvarla...

Cappuccetto rosso sangue

Cappuccetto Rosso sangue, romanzo di Sarah Blakley-Cartwright edito da Mondadori. Valerie, una coraggiosa ragazza cui la nonna ha donato un manto di seta rosso, vive nel piccolo villaggio di Daggorhorn, assediato da anni da un lupo mannaro. Di giorno la belva prende sembianze umane e di notte, quando la luna ha il colore del sangue, si aggira per i boschi e uccide senza pietà. Il lupo potrebbe essere chiunque: Peter, il giovane solitario e misterioso di cui Valerie è innamorata, il ricco Henry, a cui la ragazza è promessa in sposa, Lucie, la dolce sorella che Valerie adora e a cui vorrebbe assomigliare, o chissà chi altro. Mentre la popolazione, sempre più spaventata, decide di chiamare un cacciatore di licantropi, la ragazza dal manto rosso percepisce un insistente richiamo: "Vieni via con me..." Basato su una sceneggiatura di David Leslie Johnson. Introduzione di Catherine Hardwicke.

martedì 20 settembre 2011

the twilight saga breakingdawn






Tre sembrano essere, al momento, le cose certe del capitolo finale di Twilight: sarà diviso in due parti, a dirigerlo sarà Bill Condon, per vederlo bisognerà attendere il 16 novembre 2011. Non sarà un'impresa semplice per il regista adattare per il grande schermo Breaking Dawn; alcuni passaggi si prospettano alquanto ostici da mutare in immagini. Basti pensare al parto di Bella, una scena che per chi ha letto il libro si preannuncia decisamente forte ed estrema. Tuttavia Condon si è detto entusiasta di mettere le mani su un romanzo in cui "succede tutto quello che uno può sperare oltre alle cose più incredibili che possa mai immaginare".è possibile che le due parti di Breaking Dawn – che saranno girate contemporaneamente a Vancouver il prossimo autunno – assumeranno i toni gotici e il tocco horror di un regista che per oltre vent'anni è stato un assiduo frequentatore del genere. Paura, eh?

frasi di  breakingdawn.... 

Jacob Black
Capisci che gira male quando ti senti in colpa per essere stato sgarbato con i vampiri  

"Resta con me, Bella!", le gridai. "Mi senti? Resta qui! Non voglio che mi lasci. Fai battere il tuo cuore!" 

Vivere è una fregatura, poi muori.
Avercela, questa fortuna!  

"Ecco cosa succedeva a frequentare i vampiri: ci si abituava a loro. Iniziavano a crearti confusione, a far vacillare la tua maniera di vedere il mondo. Cominciavano a comportarsi da amici..." 

Bella
Di te sono sicura, al resto posso sopravvivere. 

premetti di nuovo le mani sul suo viso,sollevai lo scudo dalla mente e ricominciai da dove avevo smesso:con il ricordo nitidissimo della prima notte dentro la mia nuova vita...indugiando sui particolari.
Senza fiato,una risatina mi sfuggì quando il suo bacio insistente interruppe di nuovo i miei sforzi.
"accidenti!" ruggì,baciandomi famelico lungo il profilo del mento
"abbiamo un sacco di tempo per allentarci" gli ricordai
"tutta l'eternità" mormorò
"mi sembra convincente"
e poi continuammo ad occuparci di quella parte piccola,ma perfetta,della nostra eternità 

"Tu e io. Questo è tutto ciò che importa. L' unica cosa a cui hai il permesso di pensare."